Foglio di via per scritte murali contro Frontex

Da Sorcio Rosso:

Lo scorso 24 agosto, la questura di Catania ha dato un foglio di via di un anno dal comune etneo a un compagno che fa parte di diverse realtà politiche e associative impegnate, in città e in Sicilia, nella lotta antirazzista e per la libertà di movimento delle persone migranti.
Il foglio di via è stato comminato a seguito della notifica di un procedimento penale a suo carico con l’accusa di deturpamento e imbrattamento. Secondo il verbale, sulla “facciata principale della sede dell’Agenzia Frontex, sita in questa via Transito nr. 74” a Catania, “veniva lanciata della vernice contenuta in alcune latte e, mediante l’uso di bombolette spray, venivano scritte le seguenti frasi: “FRONTEX UCCIDE” e “BASTA MORTI””.
Conosciamo il ruolo mortifero che l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex ha nel Mar Mediterraneo e agli altri confini della Fortezza Europa. Se servisse, l’inchiesta del quotidiano Le Monde che ha portato alle dimissioni in aprile scorso dello stesso direttore di Frontex, mostra bene la mancanza di trasparenza e le continue violazioni di diritti umani, come i respingimenti illegali in mare, che contraddistinguono l’operato di quest’agenzia. Non ci stupisce, quindi, se la sua seconda sede in Europa, che si trova a Catania, si sia ritrovata con delle scritte che indicano alla città che Frontex è complice delle stragi razziste compiute in mare.

Sottolineando che il compagno oggetto di tale provvedimento è allo stato attuale soltanto indagato, ci preme riflettere sul senso di questo foglio di via. E’ stato infatti apparentemente dato perché il compagno risulta residente in un’altra regione, rendendo irrilevante che da quasi due anni la sua vita lavorativa, sociale e affettiva è radicata in questa città siciliana.
Questo atto segnala l’ennesima stretta repressiva in corso. E’ gravissimo che a Catania, come in molte altri parti di Italia, le questure continuino sempre di più a scegliere il foglio di via come metodo di censura e repressione a carico di attivistx impegnatx su diversi fronti di lotta. Non tolleriamo che si leda il diritto alla vita sociale, politica, affettiva e lavorativa con una misura repressiva che pone chi ne viene colpitx in un inaccettabile tempo d’attesa ed esilio. Una misura che richiede ingenti spese legali per poter essere revocata ma che può essere data sulla base di pregiudizi, in modo rapido e ampiamente discrezionale.
Infine, mostriamo l’amaro parallelismo che si viene a creare: nel foglio di via viene infatti ordinato il “rimpatrio” a proprie spese verso il luogo di residenza, così come spesso succede a chi viene colpitx da un provvedimento di respingimento alla frontiera. Sappiamo che la solidarietà collettiva coprirà i costi legati a questo spostamento coatto comminato all’attivista noborder e alla sua difesa legale. Chi è invece migrante, e magari anche razzializzatx, non ha quasi mai il privilegio di ricevere questo tipo di supporto.
E’ per questo che non smetteremo di dire che dei fogli di carta non possono decidere dove le persone devono fermarsi o non possono andare. Se pensano di farci paura o di isolarci si sbagliano, la lotta contro ogni tipo di frontiera e per la libertà di movimento e autodeterminazione delle persone continua.
Antirazzistx catanesi
Le firme che aderiscono all’appello:
  1. Sorcio Rosso
  2. Arci Melquiades APS
  3. Rete Antirazzista Catanese
  4. Comitato di Solidarietà Popolare “Graziella Giuffrida”
  5. C.s.a. Officina Rebelde
  6. Gambian Youth Association
  7. Comitato Territoriale ARCI Catania
  8. Cobas Catania
  9. Libera Assemblea Degenere Pratiche LGBTQIA+ Catania
  10. Gruppo Anarchico Galatea – FAI Catania
  11. Associazione Penelope coordinamento solidarietà sociale onlus
  12. Comitato NoMUOS / NoSigonella
  13. Potere al Popolo Catania
  14. Rete catanese Restiamo umani- incontriamoci
  15. Federazione del sociale USB Catania
  16. Associazione comunista “Olga Benario” Catania
  17. Associazione Culturale Gammazita – Catania
  18. Circolo Città Futura – Catania
  19. Arci Sicilia
  20. Borderline Sicilia
  21. Arci Amari – Caltagirone
  22. Arci Porco Rosso – Palermo
  23. Rete dell’agricoltura contadina e del lavoro in autogestione FM Sicilia
  24. Casa del mutuo soccorso FM Sicilia
  25. Contadinazioni
  26. FuoriMercato autogestione in movimento
  27. Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – Cinisi
  28. Comitato di Base No Muos Palermo
  29. Assemblea No Guerra Palermo
  30. Federazione anarchica siciliana
  31. Coordinamento dei comitati No Muos
  32. Forum antirazzista – Palermo
  33. Progetto 20k – Ventimiglia
  34. LasciateCIEntrare
  35. Rete Mai Più Lager – NO ai Cpr – Milano
  36. Linea d’ombra – Trieste
  37. No Name Kitchen – Supporting people on the move
  38. Laboratoria TQF – Udine
  39. Collettivo mai più cpr mai più lager – Torino
  40. Sportello Il-legale – Torino
  41. Collettivo Metamorfosi – Torino
  42. CarovaneMigranti
  43. Melting Pot Europa
  44. Baobab Experience
  45. Adif Associazione diritti e frontiere
  46. Gruppo Mani Rosse antirazziste – Roma e Padova
  47. Associazione Rete Milano Odv
  48. Gruppo anarchico Mikhail Bakunin – FAI Roma & Lazio
  49. Slai Cobas Sc – Taranto
  50. Soccorso Rosso Proletario
  51. Usi segreteria nazionale
  52. Associazione Immigrati di Pordenone Odv
  53. Mediterranea Saving Humans
  54. Collettivo SmallAxe – Poggiomarino (Na)
Per aderire all’appello o se interessat* a organizzare iniziative benefit o supportare direttamente i costi delle spese legali, scrivete a: catanianofrontex@gmail.com
L’iban di riferimento è : IT09G0501804600000017166307 – intestato a Arci Melquiades APS. Causale: sostegno alle spese legali