Cena benefit per un compagno migrante in carcere

Ripreso da Officina Rebelde:

“Il regime delle frontiere agisce con il suo potere criminalizzante in molteplici direzioni. I Centri di Permanenza e Rimpatrio (CPR) sono i più noti alla maggioranza, ma sono molti i modi che l’Europa ha inventato per punire chi sfida le violenze fisiche in Tunisia e in Libia, affronta il rischio di affogare nel mare Mediterraneo, buca le frontiere e arriva qui, nel continente di libertà e democrazia, culla dei diritti, come l’Unione Europea si presenta da decenni al mondo (post)coloniale.

Di queste forme di aggressione razzista ancora più sotterranee vogliamo parlare, raccontando le storie di chi è accusat* di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di scafismo, di chi, una volta reclus* in carcere, rischia di essere direttamente deportat* una volta uscito/a.
Le persone migranti in carcere subiscono una condizione di ulteriore isolamento, spesso senza le risorse economiche e sociali per rendere la reclusione meno violenta, vivono una specifica costante negazione dei diritti: una volta scontata la “pena”, spesso ne subiscono un’altra perché sono impossibilitate a rinnovare i propri permessi di soggiorno.
Di tutto questo vogliamo parlare in questa serata, anche perché un compagno di Officina Rebelde si trova in questa difficile situazione.

Abbiamo attivato una rete di supporto che ha bisogno di risorse per poter continuare ad agire, per la solidarietà non si arrestata.
Vi aspettiamo a questa cena di autofinanziamento.
A seguire diffusione musicale e bar aperto!
Costo 5€
Menù
Fusilli integrali al pesto* di pistacchio
Macco di fave fresche
Polpette veg con crema di fave* e piselli
Insalata di farro vegana
Insalata di patate e fagiolini
Hummus di ceci
Riso nero con zafferano e verdure
Insalata mista
Macedonia di frutta
*Prodotti bio di autoproduzioni locali dell’ecoMercato Rebelde